Itinerario 7: Castel S. Pietro - Caviano - Grassa - Cragno - Salorino - Castel S. Pietro

Scheda tecnica

  • Lunghezza: 14,6 Km | Dislivello: 715 m
  • Tempo di percorrenza: 4h 30’
  • Difficoltà: per escursionisti con un po’ d’allenamento.
  • Accesso: autopostale da Mendrisio; posteggi nei pressi della fermata dell’autopostale.
  • Punti di ristoro: Castel S. Pietro, Obino, Alpe Grassa, Cragno, Salorino, Loverciano.
  • Segnaletica: percorso integralmente segnalato.
  • Descrizione del percorso

    Dalla fermata dell’autopostale a Castel S. Pietro si sale lungo la «Via Obino», tratto iniziale della strada cantonale per Monte, che porta all’omonima frazione dove si trovano le indicazioni escursionistiche. Piegando a sinistra, si attraversa il caratteristico nucleo di Obino e si sale al promontorio sul quale, in posizione isolata e panoramica, si trova la bella chiesa di S. Antonino. Dalla chiesa s’imbocca il piccolo raccordo sulla destra, non segnalato, che porta alla strada carrozzabile proveniente da Obino. Qui si piega a sinistra e inizia la salita verso monte.

    Dopo un primo breve tratto asfaltato inizia una magnifica strada carraia selciata che, dopo aver compiuto diversi tornanti, giunge al bel punto panoramico di Caviano, da dove si continua la lunga ma poco impegnativa salita fino al Dosso Bello. Qui la segnaletica è carente, per cui è utile attenersi alle indicazioni! Si lascia la strada per salire al promontorio dove si trovano i rustici di Dosso Bello.

    Sulla sinistra si nota un sentiero che taglia diagonalmente il pendio discendendo in direzione nord. Lo s’imbocca e in breve si giunge all’Alpe Grassa, dove è possibile fare una pausa ristoratrice. All’Alpe si ritrovano le indicazioni escursionistiche per Cragno, località che si raggiunge in pochi minuti seguendo l’agevole sentiero che discende prima tra prati e quindi nel bosco. Si attraversa interamente il piccolo abitato, passando a lato dell’oratorio di S. Maria del Buonconsiglio, per ritrovare i pannelli escursionistici. Seguendo le indicazioni per Salorino s’imbocca una straordinaria mulattiera, la cui originaria struttura selciata si è in gran parte conservata, che discende verso il fondovalle.

    La mulattiera si congiunge con quella che da Salorino sale alla Bellavista nei pressi di Campora. Si entra in questa per compiere l’ultimo tratto di discesa che porta a Salorino e all’oratorio di S. Rocco. Qui s’imbocca la strada che passa sulla destra dell’edificio religioso e si attraversa il gruppo di edifici delle cantine di Salorino per discendere nuovamente sulla cantonale. La si segue per pochi metri, fino al primo tornante, dove si continua diritto imboccando la stradicciola (chiusa da una sbarra) che porta alle cave. Si attraversa un ampio piazzale sterrato e si prosegue per il sentiero che, mantenendosi sotto montagna, giunge in prossimità del Grotto Loverciano.

    In corrispondenza via che accede al grotto, immediatamente sulla sinistra si nota il pannello escursionistico che immette nella carrozzabile laterale che sale a Ronco, da dove si prosegue lungo l’ampio sentiero che discende verso Obino. Giunti al primo crocicchio, si piega a sinistra e si percorre una strada di campagna e quindi un sentiero che, con un ripido strappo, riporta alla chiesa di S. Antonino. Dalla chiesa compia il tragitto fatto alla partenza guadagnando, in breve, Castel S. Pietro.

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