Itinerario 13: Sagno - M. te Bisbino (Italia) - Sagno

Scheda tecnica

  • Lunghezza: 9,75 Km | Dislivello: 632 m
  • Tempo di percorrenza: 4h
  • Difficoltà: per escursionisti allenati.
  • Accesso: autopostale da Castel S. Pietro; ampio posteggio all’ingresso di Sagno.
  • Punti di ristoro: Sagno, Monte Bisbino aperto solo stagionalmente.
  • Segnaletica: percorso integralmente segnalato.
  • Descrizione del percorso

    In corrispondenza del posteggio all’ingresso di Sagno si trovano le indicazioni escursionistiche per Sella Cavazza e il Monte Bisbino. Si sale fino alla chiesa di S. Michele da dove si prosegue, per qualche centinaio di metri, lungo la carrozzabile per trovare, sulla sinistra, la freccia escursionistica che immette nel percorso situato a monte della strada.

    La magnifica mulattiera, dal solido selciato, mantiene la sua imponente struttura fino al cippo di confine con l’Italia, posato nel 1900, nei cui pressi si trova anche uno squinternato gabbiotto in legno appartenuto alle Guardie di confine: abbandonato testimone di traffici poco legali che avvenivano nella zona. In corrispondenza di questo, si piega a sinistra per imboccare l’impegnativo sentiero che sale la costa che porta a Sella Cavazza. La fatica è ricompensata da un magnifico paesaggio e da un’ampia vista sulla valle e sui rilievi circostanti.

    Da Sella Cavazza, crocicchio escursionistico dove confluiscono i sentieri provenienti da Bruzella e Loasa, si sale all’Alpe Cavazza e infine, con un ultimo impegnativo strappo, alla sommità del Monte Bisbino, in territorio italiano; l’attraversamento del confine è marcato dai ruderi di un piccolo edificio militare appartenuto alla Guardia di finanza italiana.

    Dal Monte Bisbino si ridiscende a Sella Cavazza e si seguono, inizialmente, le indicazioni per Sagno fino a giungere ad un ulteriore bivio dove si piega a destra per imboccare un alternativo percorso escursionistico che utilizza una strada agricola. L’ampio e comodo sentierone, dai lunghi tratti selciati, discende gradualmente, senza grossi danni per le ginocchia, verso Sagno. Giunti ad un ultimo bivio si può indifferentemente decidere la conclusione dell’escursione: piegando a sinistra si raggiunge direttamente Sagno; a destra si compie un più lungo giro che porta prima all’oratorio di S. Martino, in territorio di Morbio Superiore, e quindi al punto di partenza.

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